Premessa

Con il presente Blog non intendo voler insegnare a nessuno come si cucina, anche perchè non mi ritengo assolutamente all'altezza di insegnare qualcosa a qualcuno.
Il mio intento è quello di presentare i piatti che faccio e descriverne la preparazione (con tantissi errori di forma ^_^).

10/10/2012
aggiungo ulteriori descrizioni alle mie ricette, tempi, difficoltà e quello che mi viene in mente...

Pertanto... " CHIACCHIERIAMO MENO E CUCINAMO DI PIU' "

domenica 30 gennaio 2011

" I CENCI "

Dopo molto tempo sono tornato a pubblicare qualche nuova ( si fa per dire ) ricetta, questo fermo è stato causato da inconvenienti tecnici e sopratutto dallo scazzo che mi aveva assalito, ora penso di aver ritrovato perlomeno l'ispirazione per poter cimentarmi in cucina.
Abbandoniamo le confessione e passiamo a spiegare sia l'origine del nome che la preparazione (cosa non di poco conto) dei CENCI.

I CENCI che in toscano significa panni - stracci prendono tale nome appunto perché sono fatti da una sfoglia tagliata a strisce irregolari che ricorda gli stracci di stoffa logora ( le strisce di stoffa sono dette anche cintoli o al singolare cintolo che venivano usate come legature proprio perché in una realtà povera non si butta via niente).

La ricetta è molto semplice per fare una buona quantità di cenci serve:

Farina 250 g farina 00
Burro 25 g
Zucchero 30 g
Un cucchiaio da minestra di Vin Santo
Uova 2
La scorza di un arancia o limone ( facoltativa )
Una bustina di lievito (circa 16g facoltativo)
Un pizzico di sale
Circa 500cc di olio di semi
Zucchero a velo ( facoltativo)

Come prima cosa andiamo a setacciare la farina su di un spianatoia poi facciamo il classico incavo al centro e vi versiamo lo zucchero, il lievito, ( se vogliamo avere dei cenci belli spumosi altrimenti facciamo senza e otterremo un prodotto bello croccante), la scorza di arancia o di limone a seconda del gusto ( o senza se non ci interessa di sentire il retrogusto di agrumi), il Vin Santo ( fatto in casa sarebbe il massimo ), il burro liquefatto ma non bollente, il sale( al bordo della farina e non a contatto con il lievito altrimenti andremo a fermare la fermentazione che si dove innescare) e le uova.

A questo punto con la mano a spatola cominciamo a impastare fino ad ottenere una palla di pasta abbastanza elastica, se il composto dovesse risultare troppo morbido possiamo aggiungere della farina per regolare la consistenza, facciamo riposare in un canovaccio il tutto per circa 30-40 min e poi possiamo tirare la sfoglia.

Utilizzando una rotella o liscia o zigrinata andiamo a tagliare le strisciette di sfoglia che friggeremo in padella con l'olio a circa 200°c, a doratura ottenuta togliamole e mettiamole su della carta assorbente per prosciugarle dall'olio.

Una volta raffreddate cospargeremo con dello zucchero a velo.

Buon appetito a tutti.

After a long time I came back to post some new (so to speak) recipe, this detention was caused by technical problems and especially from the listlessness that had attacked me, now I think I've at least found the inspiration to try my hand in the kitchen.

We leave the denomination and we will now explain the origin of the name that the preparation (which is not trivial) of the Cenci. 

The Cenci in Tuscany means "rags - rags" take that name precisely because they are made from a sheet cut into irregular strips reminiscent of the rags of cloth worn (strips of cloth are also known as the singular waist or belt, which were used as ligatures because in reality a poor do not throw anything away).
 
The recipe is very simple to make a good amount of used rags:
Flour 250 g flour 00 
25 g butter 
30 g sugar 
A tablespoon of Vin Santo (sweet wine) 
2 eggs The rind of one orange or lemon (optional) 
One packet of yeast (about 16 g optional) 
A pinch of salt 
Approximately 500cc of oil seeds 
Powdered sugar (optional)

First, let's sift the flour on a pastry board and make the classic hollow in the center and poured sugar, baking powder, (if we have some nice fluffy rags otherwise do without and we get a nice crispy product), the grated orange or lemon juice according to taste (or without if we are not interested to hear the hint of citrus), Vin Santo (homemade is the best), but not hot melted butter, salt (at the border of the flour and not in contact with the yeast fermentation, otherwise we will stop where you start) and eggs.

At this point we begin with the hand with a spatula to mix until a ball of dough elastic enough, if the compound proves to be too soft, we can add the flour to adjust consistency, let it rest in a cloth for around 30-40 minutes and then we can pull out the dough.

Using a smooth or knurled wheel or let's cut the puff pastry Test Strip frying pan with oil to about 200 ° C, browning obtained withdraw them and let's put on a paper towel to drain oil.
 
When cool sprinkle with icing sugar.
 
Bon appetit to all.

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